Il capitale umano

Maria Antonietta e Gabriele: questo il nome di moglie e marito che, vedendoci spaesati e sperduti in località Casalecche di fronte alla loro casa e a due cani non proprio mansueti in quel frangente, beh ci dicono di entrare. La gita per la caldera di Latera si trasforma in un mezzo Amarcord, anche lì abbiamo qualche conoscenza in comune, i cani iniziano a leccarci, ed il vino era buono. Una casa del 1904 usata solo per pranzare, loro dormono in roulotte, e una cantina fatta tutta a piccone dal padre di Maria Antonietta. Torniamo a casa ricchi di un sole interiore, visto che quello meteorologico era assente, e con una buona bottiglia di “vino del contadino”, rigorosamente in bottiglia di plastica, per non perdere il fascino. 

2 thoughts on “Il capitale umano

  1. Giovanni Maria De Matteis says:

    Come sempre leggero e profondo, inconsueto e semplice, capace di cogliere un ordinario mai banale, come un treno che arriva in stazione, rallenta, ti fa salire ma non si ferma ad aspettarti. Se ti va, il viaggio di Daniele è questo. O sali e ti fai portare, o resti fermo a guardare un altro treno che passa. Gio

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  2. Marcella says:

    A volte la vita ci sorprende e ci regala momenti indimenticabili e tu, caro Daniele, hai la capacità di apprezzarli, immortalarli e raccontarli in modo superlativo . Complimenti e grazie per la condivisione che sa di semplicità e cose buone! 👏😀🔝

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