Elettrificazione

Più o meno belli, più o meno simbolici, ci guardano dall’alto come Gig Robot o come una creatura delle paurose tavole del Rorschach, a seconda che tu sia di buonumore o meno. Eppure, nel loro impicciare in mezzo al paesaggio, danno un senso di dinamicità molto più delle pale eoliche o, peggio che mai, dei tralicci della telefonia mobile mascherati da alberi improbabili.

Trombe di Gerico

La città papale si infogna. Beh, conoscendo la pazienza degli abitanti (che hanno giustamente fatto saltare in aria i cardinali gozzovigliatori), non potevo proprio pensare ad atteggiamenti quinquennali di riordino delle strade o del decoro pubblico.

Qualche voce si leva a protezione del proprio orticello, qualcuno ancora inneggia “Love Love Love” come la ragazza di Ruggero (avete capito il film), ricordi del passato bolscevico e nuovi vegan fanno capolino, ma la monnezza, e la cacca, quelle restano sempre.

Just look at the pictures

E’ inutile che io commenti Robert Mapplethorpe: ci hanno pensato, per un verso o per un altro, critici e psichiatri. Io ho provato a guardare solo (in termini tecnici) le foto, e non ho nulla da eccepire, anzi ho imparato moltissimo. Nella vita, tuttavia, il lavoro è uno strumento per vivere, e chi vive è l’Uomo. Vivere per lavorare è patologico e un tantino narcisistico. Quindi, JLATP non è proprio una cosa che viene immediata con Mapplethorpe, ma che alla fine ci riporta ad un sano apprezzamento dell’equilibrio anche in presenza della creatività. Vi mostro tre mie foto che fanno il verso – A tribute to – all’autore.